Il pasto è un momento importantissimo per la famiglia.
Soprattutto quando i bambini diventeranno più grandi e trascorreranno fuori parecchio tempo sarà necessario trovare una circostanza durante il giorno che ci veda riuniti tutti insieme. Da che mondo è mondo questa occasione è fornita dal pasto, che si presta con la sua convivialità allo scambio, al dialogo e alla condivisione.
Nel mio immaginario la cena dovrebbe essere come quella della famiglia Ingalls della Casa nella Prateria, con tutti i commensali seduti intorno al tavolo con il sorriso stampato sul volto, di fatto la scena che più rappresenta attualmente i nostri pasti è quella della famiglia degli Incredibili dove i familiari si corcano di mazzate.
Il risultato è che il momento del pasto è il peggiore della giornata, l’unico scambio che c’è è di urla e se potessi saltarlo a piè pari lo farei più che volentieri. Gastrite compresa.
Ma ci sarà un modo per renderlo più sereno?
Anche questa volta ho chiesto alla dottoressa Mara Giani, Psicologa Psicoterapeuta e Coordinatrice del Centro Il Granchio Arcobaleno a Milano, consigli per poter impostare serenamente questa occasione così importante.
Come è possibile rendere il momento del pasto più armonioso?
In famiglia il momento del pranzo può diventare teatro per manifestare capricci e malumori, soprattutto quando i bambini non mangiano volentieri. Cercare di risolvere eventuali litigi prima di sedersi a tavola è importante per non pregiudicare il pasto con nervosismi e ripicche.
Inoltre quando sono piccoli non ci si può aspettare che i bambini stiano a lungo seduti a tavola, mentre crescendo si può iniziare a chiacchierare trasformando il pasto in un momento di condivisione.
Ci sono dei trucchi per poter far stare a tavola anche i bambini meno interessati al cibo?
Il cibo deve essere un piacere e mai un terreno di conflitto col genitore, non deve diventare mai uno strumento di ricatto nè un premio. In caso di bambini inappetenti è fondamentale evitare di forzarli a mangiare, ma piuttosto si dovrebbe cercare di coinvolgerli nella scelta e nella preparazione dei cibi, rendendoli partecipi durante la spesa e l’approntamento in cucina. Spesso, è sufficiente far entrare i bambini in cucina con entusiasmo e senza ansie da disordine per cambiare completamente l’atmosfera al momento del pasto.
Ricordiamo inoltre che un piatto colorato e fantasioso è sicuramente più invogliante, d’altra parte è noto che quando si mangia anche l’aspetto visivo ha una grossa importanza.
Perchè non bisogna forzare i bambini a mangiare?
Anche se sembra che i bambini non si nutrano a sufficienza è necessario evitare di forzarli perchè l’imposizione del cibo può diventare terreno fertile e pericoloso per scontri e sfide tra genitori e figli.
I bambini non muoiono di fame e davvero sanno autoregolarsi. L’aspetto più importante è che per i bambini l’occasione del pasto possa diventare un momento piacevole, per cui non cercate escamotage per farli mangiare a tutti i costi. No quindi a fonti di distrazione come tv, tablet e giochi (fatta eccezione per pasti lunghi come ricevimenti o inviti particolari) e ovviamente in questo date il buon esempio evitando di portare il telefonino a tavola.
lavorando e super lavorando siamo arrivati a stare a tavola senza scannarci …… e da momento tremendo sta diventando un momento di scambio chiacchiere notevole.
adesso che i grandi spesso arrivano tardi per via della scuola la tavola è unpountodiincontro fondamentale