Siamo cresciuti con l’idea che un vecchio panzone vestito di rosso e domiciliato al Circolo Polare Artico ci consegnasse i regali di Natale. L‘abbiamo amato, sognato, gli abbiamo scritto lettere e dedicato canzoni, l’abbiamo insomma reso protagonista di tutte le nostre Vigilie.
L’altro giorno invece ho avuto l’illuminazione. Ero sommersa da carta da regalo, liste, scotch e oggetti da incartare e ho capito che l’esistenza di Babbo Natale è una superbufala. Eccovi, vi aspettavo al varco a dire “eh, che scoperta! Lo sapevo dalla quinta elementare“, ma quello che ho dedotto io è sì che Babbo Natale non esiste, ma che da qualche parte nel mondo abita Mamma Natale.
Avete dei dubbi? Ora ve li tolgo io.
Le liste
Io ho almeno 3 app per gestire le liste. Dai “to do“, alla lista della spesa, alla lista dei libri da leggere, film da vedere, cose di lavoro, post da scrivere, cosa mettere in valigia e chi più ne ha più ne metta, per non parlare dei post-it che mi sbucano anche dalle orecchie. A Natale stilo la lista dei regali da fare con tanto di colonne da spuntare per l’incartamento e la consegna.
Gli uomini si stufano a scrivere una banale lista della spesa (ormai è diventato “me la mandi via whatsapp?”), figuriamoci stare tutto l’anno dietro ad un‘infinita lista di bimbi buoni e bimbi cattivi. Naturalmente è Mamma Natale ad occuparsene e quando l‘elenco è completo manda un messaggino al barbone.
I regali
Dai, ora tiri su la mano quella che può affermare “mio marito si occupa sempre dei regali”. Non solo a Natale ovviamente, ma durante tutto il corso dell’anno le naturali delegate all’attività di scelta e acquisto dei regali per ogni ricorrenza siamo noi. “Eh ma tu sei portata“, sì col cazzo che sono portata a comprare il regalo a tua sorellacuginanonnapapà che non so mai che gusti hanno.
L’altro giorno Piccola Iena davanti ad un gioco al supermercato mi ha detto “Mamma, ma se Babbo Natale mi vede qui che mi piace tanto questo giocattolo secondo te me lo porta?”. La risposta avrebbe dovuto essere che Babbo Natale in quanto uomo non si rende conto che una cosa ti piace nemmeno se, sbavante di acquolina, ti metti a fare tutti i gesti della briscola per fargli capire che quello potrebbe essere un regalo perfetto per te, ma mi sono limitata ad un “non credo tesoro“. Ma siccome esiste Mamma Natale ecco che il gioco magicamente sarà consegnato il 24 dicembre.
Impacchettamento
Ad impacchettare un libro siamo capaci tutti. La vera sfida è impacchettare un cazzo di gatto che non sai nemmeno come spegnere e quindi, oltre al fatto che ha una forma irregolare, continua a miagolare e muoversi. Se un tantino conosco il genere maschile al primo “miao” il gatto è già volato fuori dalla finestra insieme alla carta da pacco e al nastro (lo scotch no perchè è rimasto tutto impigliato tra mani e barba del vecchio in rosso). Mamma Natale invece non si lascia scoraggiare e riesce ad incartare perfettamente (o quasi) pure il gatto maledetto.
Sono certa che molte di voi hanno analizzato altri aspetti che confermano la mia teoria, quindi cari bambini, amici e familiari tutti a Natale ricordiamoci di ringraziare le mille Mamme Natale che permettono che anno dopo anno la magia dei regali si compia.