Siete tra gli appassionati di horror e robe splatter? Vi siete invasati con le mille stagioni di The Walking Dead e partecipate pure a flashmob a tema? Quanto avete aspettato la notte di Halloween per potervi truccare da zombie?
Allora, visto che siete super specializzati sull’argomento, dovreste essere concordi con me nell’affermare che bisognerebbe spostare al 31 ottobre la Festa della Mamma, perchè è giusto far sapere al mondo che gli zombie non escono dai cimiteri, ma dai reparti maternità degli ospedali.
Quando una mamma aspetta il suo primo figlio ancora non sa che dal parto in poi si trasformerà in un morto vivente, ma basterà la prima notte di rooming in a farle capire che qualcosa in lei cambierà. Tutte le puerpuere si daranno tacitamente appuntamento nel cuore della notte nella nursery dell’ospedale trascinando piedi e culle nella speranza di potersi nutrire del sapere delle puericultrici di turno: “e ora come lo attacco al seno?il latte non c’ènon smette di piangeredorme e non ciucciail pannolino si cambia da solo?” e quello sarà l’inizio dei loro incontri notturni.
Da cosa si capisce che l’essere che avete davanti è una mamma zombie?
Occhiaie
Ho già affrontato abbondantemente il discorso sonno perduto e le occhiaie sono la caratteristica più evidente della mamma zombie. La poveretta può mettersi il correttore con la cazzuola, poi il fondotinta, poi un velo di cipria ma sotto gli occhi avrà sempre un alone nero che Po il Panda a confronto è niente.
Passo trascinato
La mamma zombie si alza dal letto con le energie di una batteria di cartapesta. Il suo passo, paradossalmente più agile quando era in gravidanza, è così pesante e stanco da far pensare che stia cercando di solcare il suo tragitto. Quando deve scegliere la calzatura per trascinarsi fuori di casa prediligerà qualsiasi cosa le ricordi la ciabatta, anche se nella sua vita passata era un’amante del tacco 12.
Rincoglionimento
Sarà l’assenza di sonno, sarà il carico quotidiano, sarà il mammamammamamma urlato in continuazione ma la mamma zombie perde i colpi. La vedrete stazionare con sguardo assente davanti allo stesso scaffale del supermercato per 20 minuti tentati dal domandarle se ha bisogno di aiuto. Metterà il tubetto delle tempere in frigorifero pensando che sia ketchup. Avrà la borsa piena di liste e bigliettini per evitare di dimenticare persino i nomi dei suoi figli.
Abbigliamento ad cazzum
Forse perché va a prendere i vestiti al buio per non svegliare nessuno, forse perché a dicembre non sarà ancora riuscita a fare il suo cambio di stagione, forse perché non le entra un cazzo dei suoi vecchi vestiti ma non ha tempo e voglia di fare un giro di ahopping riparatore, la mamma zombie va in giro vestita con gli abbinamenti più improbabili della terra.
Questo post partecipa al tema del mese di Ottobre delle Stormoms #ohmammachestanchezza