Altro che ninna nanna

A casa nostra la musica non è mai mancata. La passione del papà per il piano, il passato di entrambe nelle sale da ballo (che detto così fa molto balera, ma nello specifico intendo milonga e musica medio-orientale), hanno sempre riempito di note musicali le nostre giornate.
Così quando nacque la nostra prima bambina continuammo a tenere la televisione spenta e la radio accesa, accorgendoci che anche lei, nonostante avesse pochissimi mesi, cominciava a mostrare le sue preferenze. Dalla radio siamo passati ad MTV per distrarla anche con le immagini (fintanto che non capiva si poteva fare) e in poco tempo avevamo creato la playlist di una Piccola Iena di sei mesi.



Al primo posto in assoluto c’era la Lazy Song di Bruno Mars. Nei momenti di disperazione bastava cercarla su YouTube e calava il santo silenzio.
A seguire avevamo Madonna con Give me all your luv, Vinicio Capossela con Pryntyl (“perché sono una sirena, e canto in sireneseeeeee”), e quei tamarri dei LMFAO con Party Rock e Champagne Shower. Mi vergogno solo a pensarci ma lei aveva fatto chiaramente capire che le piacevano e noi dovevamo rassegnarci ad ascoltarli se volevamo fare un viaggio in macchina in tranquillità.


Prima estate con animazione e introduciamo nel nostro repertorio sedativo qualcosa di più adatto alla sua età ma sicuramente meno alla nostra. Devo elencarvele? Tanto le sapete tutte e sono sicura che non vi sono meno note tutte le relative coreografie:

Il coccodrillo come fa
Un cocomero tondo tondo
Le tagliatelle di nonna Pina
Danza per la panza
Veo veo
Stendi i panni
E molte, tremende, altre ancora.

Arrivano i gemelli e la playlist rimane quella della baby dance. Con la differenza che essendo la TV perennemente accesa su Rai Yoyo entrano nella lista TUTTE LE CANZONI DI PEPPA. TUTTE.
E quelle di Masha, che odio a morte ma nel momento in cui mi rintontisce i nani diventa la mia colonna sonora preferita.

Poi ci sono le canzoni “ma perché?”, quelle che sono entrate nel circolo della ninna nanna e non ne puoi capire il motivo. Vi faccio un esempio? Il Tuca Tuca. La Raffa nazionale per me è un monumento però il Tuca Tuca coi pupi c’entra veramente poco. Eppure se gliela canto sono felici. E Guantanamera, che non ricordiamo per quale assurdo motivo mio marito l’abbia introdotta quando loro avevano forse 2 mesi e continua a piacergli. E Good Morning, dal musical Singing in the Rain, che li zittisce se la metto su YouTube e mi fa accendere la speranza di avere in casa dei futuri Gene Kelly.

Insomma, un’accozzaglia musicale che nemmeno a Sarabanda potevano immaginarla.

Siccome sono certa che anche voi avete nel repertorio dei vostri bambini qualche canzone assurda vi prego di dirmi qual è, così magari faccio un’integrazione nella mia lista…

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3 thoughts on “Altro che ninna nanna

  1. è davvero incredibile come i bambini si affezionino a delle canzoni decisamente discutibili!
    I miei da un anno canticchiano sempre "Roma- Bangkok" di Giusy Ferreri, l'hanno sentita una volta in radio ed è stato il delirio…

  2. E la cosa bella è che si affezionano loro ma in qualche modo ci affezioniamo anche noi…oggi in macchina, sulla scia di questo post, abbiamo fatto riascoltare a Piccola Peste le canzoni orribili he le piacevano e devo dirti che le ho riascoltate con piacere pure io!

  3. Ho letto "milonga"!!!! Evviva… quindi se dico che mia figlia da piccolissima si addormentava soltanto ascoltando Adolfo Carabelli mi capisci!!!
    E poi aggiungo due canzoni del repertorio "adulti" delle vacanza al mare "Alghero" di Giuno Russi e "Push it" (discoteca di un paio di anni fa…)

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