Non dite alla nonna che era una mamma

nonna hitler
Il ricordo che ho della mia mamma quando ero piccola è quello di un sergente in un lager
A casa mia non si poteva fare nulla, oltre alla severità generale c’era anche una piccolissima ossessione con la pulizia per cui, per esempio, se appoggiavi il telecomando sulla tavola apparecchiata ti arrivava una centra che per un po’ non avevi più voglia di cambiare canale.

Per darvi un’idea c’era il divieto categorico di:

  • toccare il letto una volta cunzato (rifatto)
  • camminare scalzi per non lasciare le impronte sul pavimento
  • toccarsi i capelli a tavola (va bene dai, ci sta)
  • contaminare la tovaglia a tavola con QUALUNQUE cosa non appartenesse alla cucina
  • toccare le piante appena lucidate
  • giocare vicino all’armadio e al soggiorno per evitare il rischio di graffiarli 
  • giocare per terra che t’arrifriddi 
  • tutta una serie infinita di altre cose che ho rimosso grazie ad anni di analisi.
 

Naturalmente quando una di queste regole veniva infranta la mamma non è che si sedesse accanto a me iniziando con un “capisco che tu avessi voglia di giocare, ma“. Eh no, quando sbagliavo partivano le mazzate, spesso con l’ausilio di strumenti tipo palette, scopa e la mitica ciabatta da riporto (quella lanciata e poi da riportare su innocente invito “dai che non ti faccio niente“).

ciabatta boomerang
Image credits: incondivisione.altervista.org

Mia cugina la chiamava zia Hitler. Sul telefono quando Mammina mi  chiama, appare questo:

nonna hitler

Oggi che zia Hitler è diventata nonna le regole non valgono più.

Lo shock maggiore l’ho avuto quando ho visto che Piccola Iena poteva giocare sul suo letto smanacciandolo  a piacimento e senza che mia mamma dicesse “beh”.
Non solo i divieti non valgono più per lei, ma ha da dire se decido di applicare quelli meno estremisti

“Ehi, non si salta sul letto!”  
Povera picciridda, ma aveva fatto solo un saltello!
“Non si sbattono i giocattoli per terra!”
Eh, però potevate non mettere il parquet.
“Ehi, basta giocare con il cibo!” 
Sì, però se glielo dici con quel tono, povera gioia…e comunque dicono che bisogna farli manipolare così prendono confidenza col mangiare“. 
Confidenza col mangiare? Ma se lo facevo io poi mi manipolavi la faccia!

In generale qualsiasi cosa io dica vedo il disappunto prendere forma sul volto di mia madre, anche se è di spalle. E lei, se le ricordo il regime che vigeva quando era lei la mamma, mi risponde “sì, ma io non ero così, tu sei una matrigna e poi (con alzatina di spalle e sorriso ingenuo) lo dicono tutti che quando diventi nonno è un’altra cosa“. La cosa bella è che qualsiasi tentativo di farle fare una comparazione obiettiva su com’era severa da mamma e com’è mollacciona da nonna è totalmente inutile, non lo riconoscerà mai.

Ripensandoci bene mi convinco che sia giusto che i nonni siano così e che questa è una fortuna, perché se penso alla mia nonnina adorata mi rendo conto che loro sono l’espressione d’amore più dolce che incontreremo nella nostra vita.  Specchiandoci nei loro occhi benevoli ci vedremo sempre con i calzoncini corti e le treccine, con le mani tese a prendere di nascosto la caramella o la mancetta e nello sguardo la complicità di un rapporto unico. 

La mia mamma quando prende in braccio e culla i miei bimbi mi dice sempre che per lei è come tornare indietro nel tempo e le sembra di stringere me. Beh, è la cosa più meravigliosa che mi abbia mai detto.

la ciabatta della nonna
La ciabatta della mia mamma non incute più timore: oggi la calza solo per mostrare comodamente il cammino ai suo nipoti!
L’importante è non ricordarle che è stata una mamma ben diversa dalla nonna che è diventata, altrimenti la paraculaggine prende il sopravvento e finisce un po’ la magia.
 
 
 
 
 
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4 thoughts on “Non dite alla nonna che era una mamma

  1. ahahaha allora non capitano solo a me queste cose!!! Per me valeva anche la regola: non mangiare schifezze fuori pasto e qui ogni volta che ci vengono a trovare i miei portano o pizzette o biscotti…che rovinano drasticamente l'appetito ma va bene così (perché quando il pupo è felice è tanto bello)…ma anche mia madre ripete che essere nonna è diverso. Tra l'altro anche mia nonna mi viziava…ma non così 😛

  2. A casa nostra è il nonno, aca’ mio padre, che si è totalmente rimbecillito con l’arrivo dei bambini. Però devo dire che ricalca esattamente quello che mio nonno fece con me, perciò ricordo la sua severità da padre, ma guardo con sguardo benevolo la sua dolcezza da nonno.
    Sappi però che questa cosa di lucidare le piante e’ a tratti inquietante

  3. la nemina says:

    e mica per esagerare dicevo che era maniaca! va comunque bene così, ognuno il suo ruolo, anche noi saremo così probabilmente!

  4. Marilisa says:

    Ahahah fantastico questo post Nema…io non mici rivedo perché mia mamma e’ sempre stata tanto tranquilla con noi, quanto con i nipotini! Ma la sua suoneria sul mio telefono e’ tipo l’allarme di LOST (il telefilm…) anche i vicini danno quando è lei a chiamarmi 😂😂😂

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