Come nascono i gemelli

Un sacco di curiosità gira intorno ai gemelli. 

Basta guardarsi in giro per capire che non sono più creature così rare, solo nella mia zona avrò incrociato almeno altre cinque carrozzine con pupi doppi coetanei dei miei, ma nonostante questo la gente non si capacita della loro esistenza.
Come se fossero degli esseri soprannaturali, la gente li guarda, assume un’espressione tra la meraviglia e il disprezzo e comincia a FARE DOMANDE.
Una mia amica mamma di gemelle mi aveva avvisato, ma davvero non mi aspettavo tanta morbosità.
Già ai tempi del pancione il quesito era  “ma avete gemelli in famiglia?” e alla risposta negativa seguiva, per fortuna più raramente, un discreto “ma avete per caso fatto delle cure?”. Fantastici quelli che ammiccando a mio marito dicevano “apperò, ci avete dato dentro!”. Signori si nasce.
Poi sono nati i pupetti e allora la curiosità si è spostata dal concepiento all’espulsione. 
Gli interrogativi più comuni sono stati:
– ma li tirano fuori contemporaneamente? (certo, tanto basta aprire la madre da parte a parte)
– sono nati nello stesso parto? (ma no, ho preferito farli scaglionati)
– sono nati lo stesso giorno? Gemellare proprio? (O_o)

La migliore rimane la domanda pruriginosa di una signora anziana che dopo i consueti accertamenti sui gemelli in famiglia e le cure per fertilità ci ha chiesto, fingendo pure una certa timidezza, “scusate eh, non vorrei passare per indiscreta, ma mi domandavo come funziona…cioè, ma i gemelli arrivano da una o più fecondazioni? Magari li avete fatti in giorni diversi?!?”. 
La signora doveva essere una fan sfegatata di Piero Angela. Non c’è altra spiegazione.

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