Lettera alla mia primogenita

Bambina mia, 
Mentre ti aspettavo ti ho scritto una sorta di diario in cui ti parlavo della persone della nostra famiglia, dei sentimenti e delle emozioni che vivevo attendendoti, di come vedevo il mondo che ci sta intorno. Mi ero ripromessa di scriverti una lettera ad ogni tuo compleanno, ma non l’ho mai fatto. Oggi, a più di un anno dall’arrivo dei tuoi fratelli, è grande la voglia di scriverti nuovamente, questa volta per ringraziarti.
Il loro arrivo, già dalla gravidanza un po’ complicata che ha penalizzato il mio starti accanto, ti ha fatto crescere e ti ha fatto diventare “la più grande”, anche se in realtà quando mi fermo a guardarti ti vedo ancora tanto piccina e ingenua.

primogenita

Tutto con te era un’esperienza nuova: la gravidanza, il parto, la cura di un essere così piccolo e totalmente dipendente da me, l’organizzazione della vita con un bambino.


Prima di conoscerti ero convinta che bastasse stringere un fagottino tra le braccia per sentirsi immediatamente pervase di istinto materno, invece tu sei arrivata per smentirmi. Non mi sono sentita subito mamma. Non è solo una questione di amore incondizionato, che naturalmente c’era, diventare mamme è un cammino fatto di cambiamenti, difficoltà e tenerezza che ad un certo punto ti porta a guardare tuo figlio negli occhi e riconoscerti come madre. Vorrei essere tanto brava con le parole da descrivere quello che ho provato in momento quel meraviglioso in cui, dopo qualche mese dalla tua nascita, ho preso coscienza del mio nuovo, importantissimo ruolo. Stavamo cenando, tu eri seduta sulla sdraietta accanto a me e ci siamo guardate negli occhi in quello che mi è sembrato un lunghissimo attimo di puro amore.

Mamme non si nasce e la prima volta, per quanto si cerchi di affidarsi all’istinto, è complicato. È complicato di per sé per l’inesperienza che si ha, è poi complicato ulteriormente dal coro di voci, ovviamente contrastanti tra loro, che ti dicono come si fa.
Lo complica ancora di più la fatica di conciliare tutte le tue te stessa che cercano di convivere e predominare: la mamma che vuole fare la chioccia, la donna che vuole essere attraente e cancellare ogni segno della gravidanza, la moglie che non vuole trascurare il marito e la casa, la ragazza che vuole divertirsi la sera con le amiche, la lavoratrice che non vuole essere scavalcata in ufficio a causa del suo nuovo status.

A distanza di tre anni sono arrivati i tuoi fratelli e mi sono sorpresa un giorno a domandarmi il perché, questa volta, mi sentissi così SERENAMENTE mamma. Colpita dal senso di colpa e dal timore di essere iniqua con voi ho passato molto tempo a riflettere sul perché di questo vissuto così differente e dopo un po’ la spiegazione ha preso forma: è grazie a te.


Grazie a te so che l’allattamento è una bellissima esperienza, ma se il latte non c’è è inutile accanirsi. 
Grazie a te so che il corpo di una madre è miracoloso e che i chilogrammi presi durante la gravidanza e i primi mesi dopo la nascita possono, anche se con fatica, andare via.
Grazie a te so che le notti insonni non dureranno a lungo e che prima o poi anche i tuoi fratelli andranno a letto da soli e dormiranno tutta la notte.
Grazie a te so che i fondamentalismi educativi lasciano il tempo che trovano, non sono una mamma peggiore se ti faccio vedere i cartoni o se ti do le merendine confezionate.
Grazie a te so che non si muore per un pezzettino di carta mangiato, per aver leccato una ciabatta, per un ciuccio non sterilizzato ad ogni utilizzo o per un pasto saltato.
Grazie a te so che i “vizi” non esistono: con i tuoi tempi hai abbandonato lettone, giochi a tavola, le mie braccia e il biberon, senza nessuna forzatura.
Grazie a te non mi preoccupo dei paragoni con altri bambini: mi hai insegnato che ognuno ha i suoi tempi e che non esiste un calendario uguale per tutti per imparare a camminare, parlare, mangiare da soli o battere le mani.
Se oggi sono una mamma più serena è proprio perché tutte queste ansie e preoccupazioni le ho già sperimentate con te e insieme a te ho imparato ad essere la mamma che sono, sempre imperfetta ma più rilassata. Grazie piccola mia.



***Con questo post partecipo al bellissimo brainstorming
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4 thoughts on “Lettera alla mia primogenita

  1. Bellissimo post. E' grazie al primo figlio che fa da apripista che impari a essere "serenamente" mamma con gli altri. Sottoscrivo tutto. La cri – Ominouovo.

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